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Apertura partita IVA online per tecnico sanitario di radiologia

Con il contenuto di oggi, forniremo una guida per coloro che vogliono procedere all’apertura partita IVA online per tecnico sanitario di radiologia medica. Capita molto spesso che le strutture sanitarie non assumano ma piuttosto si avvalgano di collaboratori specializzati titolari di partita IVA e quindi sia i tecnici sanitari di radiologia medica che altri professionisti del mondo sanitario siano costretti ad aprire partita IVA. Prima di vedere come si apre la partita IVA per tecnico sanitario di radiologia medica è importante precisare quale tipo di attività svolge, in che ambito e con quale qualifica al fine di ricavare un inquadramento in termini sia fiscali che ai fini contributivi.

Sommario

Chi è il tecnico sanitario di radiologia medica

Il regime forfettario per il tecnico sanitario di radiologia medica

L'apertura partita iva online per tecnico sanitario di radiologia medica

I vantaggi del regime forfettario per il tecnico sanitario di radiologia medica

Nessuna ritenuta d’acconto

Quanto paga di imposte e contributi un tecnico sanitario di radiologia medica

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Chi è il tecnico sanitario di radiologia medica

Il tecnico sanitario di radiologia medica (TSRM) è un professionista del mondo sanitario. Per potersi definire tale però, deve essere in possesso del titolo di laurea triennale in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia e può esercitare solo dopo l’iscrizione al proprio collegio provinciale di residenza. La sua attività inoltre, può essere svolta sia in modo professionale aprendo la partita IVA oppure come lavoratore dipendente presso delle strutture sanitarie pubbliche o private.

Dopo l’iscrizione al collegio, il tecnico sanitario di radiologia medica se svolge la propria attività come lavoratore autonomo ha l’obbligo di aprire partita IVA. È bene ricordare infatti, che l’abitualità della propria attività lavorativa comporta, per essere in regola con il fisco, l’apertura della partita IVA.

Il regime forfettario per il tecnico sanitario di radiologia medica

Se quindi notiamo che la nostra attività diventa abituale è continuativa, il primo passo per aprire una partita IVA come tecnico sanitario di radiologia medica è quello di capire a quale regime fiscale al quale aderire.

Il regime naturale per chi decide di avviare un’attività da tecnico sanitario di radiologia medica è il regime forfettario. Il predetto regime, attualmente è l’unico regime agevolato in Italia e per potervi aderire ci sono dei requisiti da rispettare. Di seguito li elenchiamo:

  1. limite dei ricavi e compensi previsti max 85.000 € annui (da ragguagliare se apertura in corso d’anno);

Attenzione però! Sono previste delle cause di esclusione dal regime forfettario (anche se si è in possesso dei requisiti elencati sopra) ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico del tecnico sanitario di radiologia medica:

Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrà procedere con l’apertura della partita IVA.

L’apertura partita iva online per tecnico sanitario di radiologia medica

Verificati i requisiti per il regime forfettario, la partita IVA si può aprire recandosi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello AA9\12 e consegnarlo agli impiegati allo sportello. La fase di compilazione è molto delicata in questa fase si dovrà indicare l’eventuale adesione al regime forfettario e si dovrà anche scegliere il codice ATECO che indica l’attività che si andrà a svolgere.

Ricordiamo che il tecnico sanitario di radiologia medica è uno di quei professionisti sprovvisti di cassa di previdenza e di conseguenza per il suo trattamento previdenziale obbligatorio capo alla gestione separata INPS.

Sembra tutto facile tuttavia, aprire una partita IVA non è così semplice come appare. Aprirla è solo il primo passo dopo di che questa deve essere anche gestita. Degli errori in sede di apertura come la scelta del regime fiscale o del codice ATECO sbagliato possono costare caro. Consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista, egli si capirà la tua situazione e saprà consigliarti la soluzione migliore.

I vantaggi del regime forfettario per il tecnico sanitario di radiologia medica

Le semplificazioni in materia di IVA

Il regime forfettario è un regime fiscale esente da IVA. Nelle fatture del tecnico sanitario di radiologia medica quindi non sarà presente l’IVA. La mancanza dell’IVA oltre ad una maggiore competitività all’interno del mercato perché permetterà di applicare prezzi più bassi per le proprie prestazioni porterà anche ad un risparmio dal punto di vista del professionista che seguirà tecnico sanitario di radiologia medica nella gestione della partita IVA. Questo perché l’assenza di IVA semplifica molti adempimenti del commercialista.

Un’unica imposta

Un altro dei vantaggi del regime forfettario è la presenza di un’imposta sostitutiva con un’aliquota molto bassa del 5% o 15% a seconda se si aderisce al regime forfettario start-up o meno. La presenza di un’imposta sostitutiva significa che non si pagheranno né IRPEF, IRAP o altre imposte addizionali. Si dovrà pagare solo un’imposta.

Nessuna ritenuta d’acconto

Il regime forfettario, oltre ad essere esente IVA, è esente anche dalla ritenuta d’acconto. Con questo, regime non si dovrà inserire nessuna ritenuta d’acconto in fattura in quanto il tecnico sanitario di radiologia medica è soggetto ad un’unica imposta sostitutiva sui suoi ricavi che dovrà versare egli stesso. Ne consegue che su qualsiasi fattura verrà incassato il 100% dell’importo.

Quanto paga di imposte e contributi un tecnico sanitario di radiologia medica

Il tecnico sanitario di radiologia medica in regime forfettario pagherà sul reddito imponibile, determinato moltiplicando i ricavi percepiti con il coefficiente di redditività previsto per il suo codice ATECO, un’imposta in misura pari al 15%.

Ricordiamo che nel caso di start-up, invece, è prevista una riduzione dell’aliquota d’imposta che sarà pari al 5% anziché al 15% per i primi cinque anni dall’avvio dell’attività, dopodiché si passerà all’aliquota normale del 15%.

Facciamo subito un esempio.

Ipotizziamo che il nostro TSRM startup, nel suo primo anno di attività, raggiunga il fatturato annuale massimo per restare in regime forfettario: € 85.000.

Coefficiente di redditività previsto per il tecnico sanitario di radiologia medica: 78%

Calcolo delle imposte: (85.000 * 78%) x 0,05 = € 3.315

Riguardo la parte dei contributi previdenziali, essendo il TSRM sprovvisto di una propria cassa di previdenza saranno versati alla gestione separata INPS. L’aliquota contributiva della gestione separata INPS è del 25,72 % da calcolare, almeno per il primo anno sullo stesso imponibile definito sopra. Inoltre, ricordiamo che per i contribuenti che fanno capo alla gestione separata INPS non c’è una quota fissa annuale da pagare. Il tecnico sanitario di radiologia medica infatti, verserà contributi solo se avrà conseguito dei ricavi.

Ipotizziamo sempre un calcolo approssimativo con il nostro TSRM che ha un fatturato di € 85.000.

Fatturato € 85.000

Calcolo dei contributi previdenziali: (85.000 x 78%) x 25,72% = € 17.052,36

Nota importante! Nel caso in cui il professionista decide di aprire la partita IVA ad esempio nel 2020, imposte e INPS relativi al 2020 saranno pagati nell’ estate del 2021.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 28/02/2018
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    8 commenti
  1. massimo ha detto:

    Vorrei segnalare un probabile refuso relativo all’’aliquota contributiva della gestione separata INPS. La percentuale attualmente in vigore è del 32% circa e non del 25,72 %.

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Massimo,

      ti confermo che al momento l’aliquota della gestione separata prevista per i titolari di p. iva è ancora al 25,72%.

  2. Antonella ha detto:

    Buongiorno, lei sa indicare quale è il codice ateco di un tecnico di radiologia?
    Inoltre quando si crea la partita Iva regime forfettario, bisogna specificare che sia start up o meno? Oppure il sistema automaticamente percepisce che si tratta dei primi anni di attività?
    Grazie

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Antonella,

      per valutare quale sia il codice ateco più adatto sarebbe necessaria una consulenza preliminare più approfondita, se non l’hai già fatto ti invito a richiederla compilando il form di contatto presente in homepage (partitaiva24.it).
      Se in fase d’avvio attività hai i requisiti startup, ti verrà applicata in sede di prima di dichiarazione dei redditi direttamente l’aliquota agevolata.