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Pensionati: il regime forfettario evita la super IRPEF

vPer coloro che sono percettori di pensione ma che hanno ancora voglia di mettersi in gioco aprendo una nuova attività e di conseguenza una nuova partita iva, ci sono buone notizie. Se ci si avvale del regime forfettario non si dovrà pagare alcuna IRPEF aggiuntiva.

Sommario

La cumulabilità dei redditi

Perché non si cumulano i redditi con il regime forfettario

Quando si può accedere al forfettario: il limite reddituale

La contribuzione dopo la pensione

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La cumulabilità dei redditi

I contribuenti che nonostante la pensione continuino a lavorare, come autonomi o come lavoratori dipendenti, ricordiamo che i redditi percepiti, in linea generale, si vanno a cumulare con gli assegni pensionistici.

Inoltre, nel caso di lavoro dipendente il contribuente pensionato, deve comunicare al proprio datore di lavoro che percepisce un ulteriore reddito di pensione per potere applicare se necessario un’aliquota differente a seconda dello scaglione di riferimento.

In questo senso, per i pensionati che non svolgono un’attività da dipendente ma svolgono un’attività di lavoro autonomo con partita IVA, la migliore soluzione consiste nell’aderire al regime forfettario. Ciò perché il regime agevolato viene tassato attraverso un’imposta sostitutiva e non con l’IRPEF tradizionale.

Perché non si cumulano i redditi con il regime forfettario

Così come vale per i dipendenti che avviano una nuova attività, anche per i pensionati che aprono la loro partita IVA in regime forfettario, il reddito da partita IVA non va a cumularsi con quello da lavoro dipendente ai fini impositivi.

Il reddito da partita IVA forfettaria infatti, in termini di tassazione non viene assoggettato ad IRPEF ma viene tassato attraverso un’imposta sostitutiva con aliquota del 5 % per i primi cinque anni o del 15% a seconda che si tratti di una nuova attività o meno.

Inoltre, aggiungiamo che nel caso di professionista iscritto in gestione separata INPS, il pensionato che ha aperto partita IVA, pagherà l’aliquota ridotta del 24% anziché la tradizionale del 25,72%.

Quando si può accedere al forfettario: il limite reddituale

Fino al 2018 non tutti i pensionati potevano accedere al regime forfettario perchè come per i dipendenti che avviavano una nuova attività, doveva essere verificato l’ammontare del reddito lordo dell’anno precedente all’apertura della partita IVA. Il limite in questione era sempre quello dei 30.000 € lordi di cui abbiamo parlato spesso nei nostri articoli. Il limite doveva essere verificato perché il reddito da pensione viene assimilato ad un reddito da lavoratore dipendente.

Quindi, solo i pensionati che percepivano una pensione lorda annua inferiore a 30.000 € potevano accedere al regime forfettario e di conseguenza potevano riuscire ad evitare la “super IRPEF” che deriva dal cumulo dei redditi derivanti da pensione e partita IVA. Per coloro che invece volevano avviare una nuova attività da autonomi avendo una pensione annua superiore a € 30.000 dovevano sottostare alla tassazione regolare con IRPEF.

Dal 1° Gennaio del 2019 non ci sono più limiti di reddito derivante da pensione, quindi si può sempre accedere al forfettario qualunque sia il valoe derivante da reddito pensione.

La contribuzione dopo la pensione

Per i pensionati che dopo la tanta agognata pensione decidono di rimettersi in gioco aprendo una nuova partita IVA, ricordiamo che essi dovranno ritornare a versare i contributi previdenziali che scaturiscono dal reddito prodotto con la nuova attività. Questi contributi, a determinate condizioni, potranno andare ad aumentare la pensione già percepita.

Per coloro che aprono una nuova ditta individuale, avranno l’obbligo di iscrizione e il versamento dei contributi INPS alla gestione artigiani/commercianti. In questo caso, qualora il pensionato aderisse al regime forfettario avrebbe diritto a richiedere lo sconto del 35% previsto per gli aderenti al regime agevolato.

Per coloro che invece avviano la propria attività come freelance, dovrà iscriversi e versare i propri contributi previdenziali alla gestione separata dell’INPS. (aliquota del 24%).

Un appunto importante che deve essere fatto in questa sede è che i pensionati con più di 65 anni che si avvalgono del regime agevolato non potranno usufruire dell’agevolazione che permette di ridurre del 50% l’importo dei contributi da versare, ma potranno comunque richiedere lo scontro del 35 % valevole per tutti coloro che aprono la partita IVA in regime forfettario e sono iscritti alla gestione commercianti e artigiani dell’INPS.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 22/06/2018
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    12 commenti
  1. Guerrino ha detto:

    Buongiorno sono una p.i. individuale, da tre anni sono nel regime forfettario, sono pensionata di vecchiaia da questo anno, volevo sapere per il versamento dei conttibuti Inps vanno calcolati sul minimale solo sul reddito della partita iva? o bisogna fare il cumulo con la pensione che è inferiore a 30 mila euro, poi non posso usufruire della riduzione del 50% perché sono in regime forfettario? solamente il 35% se rinunciasse il 35% posso usufruire il 50%? grazie cordiali saluti

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno,

      lato contributi previdenziali questi verranno calcolati sempre sul reddito della p. iva, non ci sarà cumulo con il reddito della pensione.

  2. Ferdinando Di Martino ha detto:

    Sono un pensionato da luglio 2019 , con una pensione l’ora che supera i 30000 euro , e ho 66 anni , verrei sapere se posso aprire una partita iva a regime forfettario , e se oltre
    a pagare le relative tasse, devo pagare anche i contributi INPS e a quanto ammontano, e se tutto ciò fa anche cumulo con la pensione . Grazie .

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Ferdinando,

      si, se possiede i requisiti potrà aderire al forfettario.

      I redditi non andranno a fare cumulo se rispetta il limite di fatturazione annuale di € 65.000 tuttavia dovrà comunque versare i contributi inps relativi alla partita iva. La somma dei contributi da versare dipende dal tipo di attività che andrà a svolgere.

      Se volesse una consulenza personalizzata la invito a scriverci ad info@partitaiva24.it.