Home  »  Mi metto in proprio   »   Come aprire online la partita IVA nel 2020

Come aprire online la partita IVA nel 2020

La fine dell’anno, oltre che vacanze e stare in compagnia di famiglia e amici, per molti italiani è il periodo in cui si fanno progetti e propositi per l’anno nuovo. Uno dei propositi che molti si prefiggono ogni anno è quello di avviare l’attività dei loro sogni e diventare il capo di sé stessi. Per fare ciò, un passaggio obbligato è quello di aprire la propria partita IVA. Ebbene, oggi, cogliendo l’occasione del Natale, anche noi faremo il nostro personale regalo a i nostri lettori. Spiegheremo come aprire la partita IVA nel 2020 e daremo alcuni consigli utili per non cadere nei tanti tranelli della burocrazia italiana.

Sommario

Quando serve la partita iva

Come si apre la partita iva per professionista o freelance nel 2020

Come si apre la partita iva per commerciante o artigiano nel 2020

Alcuni utili consigli su come aprire la partita iva

Essere attenti e ben informati può non bastare

La scelta del codice ateco

Il regime fiscale

L’agenzia dell'entrate non fa consulenza

La burocrazia italiana

La gestione della partita iva

L’importanza di avere un consulente di fiducia

consulenza-partita-iva
Consulenza GRATUITA e senza impegno
con un consulente esperto di Partitaiva24

Quando serve la partita iva

Approfittiamo di questo spazio per fare presente che aprire la partita IVA a volte non rappresenta una scelta ma è un obbligo a tutti gli effetti.

Quest’obbligo nasce tutte le volte in cui l’attività che svolgiamo è caratterizzata da abitualità e continuità, ovvero facciamo un lavoro con regolarità, stabilità e sistematicità.

Inoltre, ribadiamo che non esiste nessun limite di fatturato superato il quale diventa obbligatoria la partita IVA. L’obbligo, come scritto prima, deriva dalla abitualità e continuità del proprio lavoro.

Come si apre la partita iva per professionista o freelance nel 2020

Passiamo al punto centrale del nostro articolo, come si apre la partita IVA. Separeremo i casi del libero professionista/freelance e quello dell’impresa individuale iscritta in camera di commercio in due paragrafi distinti perché la procedura è leggermente diversa.

Per aprire la partita IVA come libero professionista/freelance, la procedura è molto veloce. Basta recarsi nell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate più vicino e consegnare il modello AA9/12 adeguatamente compilato e firmato. Il modello AA9/12 è presente in qualsiasi ufficio dell’Agenzia oppure può essere scaricato tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Facciamo presente che se non siete degli enti abilitati alla trasmissione telematica dovrete recarvi personalmente all’Agenzia delle Entrate per aprire la vostra partita IVA. Non è possibile in autonomia aprire online la partita IVA tranne nel caso in cui ci si rivolga a una società di consulenza (come la nostra) o ad un commercialista online.

Il modello AA9/12, utilizzato per aprire la partita IVA, è formato da 4 pagine e deve essere compilato facendo molta attenzione; eventuali errori infatti potrebbero invalidare la vostra pratica.

I tempi di rilascio del numero di partita IVA sono molto veloci, l’agenzia dell’entrate infatti, al momento della consegna del modello AA9/12 vi darà il vostro numero di partita IVA.

Attenzione però, aprendo la partita IVA, avrete regolarizzato la vostra posizione fiscale. Manca ancora l’apertura della vostra posizione contributiva! Ricordiamo che l’apertura della posizione previdenziale non si può fare agli sportelli dell’agenzia delle entrate

Inoltre c’è da distinguere tra 2 casi: il professionista con cassa di previdenza e il professionista senza cassa.

Il professionista con cassa dovrà alla regolarizzazione della sua posizione contributiva nei modi e nei tempi previsti dalla propria cassa di previdenza (es. biologo, medico, ingegnere, avvocato, ecc).

Il professionista non ordinistico privo di cassa di previdenza autonoma, invece, dovrà iscriversi alla gestione separata INPS. La posizione contributiva INPS dovrà essere aperta entro 30 giorni dalla data di inizio attività presente nel certificato di attribuzione della partita IVA. Ricordiamo che oggi molte sedi INPS si rifiutano di iscrivere i contribuenti titolari di partita IVA alla gestione separata INPS in quanto sono attivi dei servizi online purtroppo non molto funzionali. Anche in questo caso o ci si avventura nella procedura online per l’iscrizione INPS con il rischio di sbagliare o cannare la procedura o ci si rivolge al professionista di fiducia.

Tutti i processi appena descritti ricordiamo che sono totalmente gratuiti in quanto non comportano spese per diritti, bolli e costi di istruttoria; alcuni professionisti però fanno pagare il loro onorario per il tempo e l’assistenza fornita.

Se anche tu stai pensando di aprire autonomamente la partita IVA ricorda che la vera sfida viene dopo. In Agenzia delle Entrate gli operatori non forniscono alcuna assistenza o consulenza perché non hanno tempo e questo inoltre non sarebbe il loro lavoro. Sbagliare, ad esempio, il codice ATECO (scegliendone uno non compatibile  con la gestione separata dell’INPS) o non scegliere il regime agevolato (se si intende seguire questa via) porterebbe a dei danni enormi.

Siccome noi di Partita Iva 24 eroghiamo il servizio di apertura della partita IVA gratuitamente per tutti i nostri clienti sconsigliamo vivamente la procedura “fai da te”.

Nel caso successivo, quello dell’impresa individuale, il processo di apertura è leggermente diverso così come il costo e non è possibile non avvalersi di un professionista che funga da intermediario.

Vuoi saperne di più? Richiedi una consulenza gratuita ad un esperto di Partitaiva24

consulenza-partita-iva
GRATIS e senza impegno

Come si apre la partita iva per commerciante o artigiano nel 2020

Aprire la partita IVA come commerciante/artigiano (ed inclusi agenti di commercio, procacciatori d’affari. gestori si siti e-commerce) e quindi come ditta individuale, necessiterà dell’iscrizione al registro delle imprese tenuto dalla camera di commercio della propria provincia.

Per aprire correttamente la partita IVA, si dovrà quindi procedere all’iscrizione in camera di commercio sostenendo dei costi aggiuntivi derivanti da spese di istruttoria, diritti e bolli vari. Inoltre, in certi casi specifici, come per esempio l’apertura di un negozio, si dovrà anche seguire tutte le prescrizioni richieste dal comune come la SCIA (segnalazione di inizio attività) che spesso e volentieri richiede altri oneri.

Fortunatamente, da qualche anno la procedura per aprire la partita IVA, l’iscrizione al registro imprese della camera di commercio e l’apertura della posizione contributiva INPS (e per gli artigiani anche la posizione assicurativa INAIL) avviene attraverso una procedura unica chiamata “comUnica” a cui tuttavia possono accedere solo gli enti ed i professionisti abilitati (non si può aprire in autonomia quindi).

Aprire la partita IVA in Agenzia delle Entrate (direttamente con il “fai da te”) per un’impresa senza aver effettuato contestualmente comunicazione unica costituisce una violazione punibile a norma di legge dato che si salterebbero gli adempimenti con camera di commercio – registro imprese, INPS, comune (quando previsto), ecc.

Per l’invio telematico delle pratiche, oltre che una banale connessione internet, è necessaria, come anticipato, un’abilitazione al sistema Telemaco, una firma digitale e una casella di posta certificata del titolare della ditta. Inoltre in molte camere di commercio viene richiesta la firma digitale o del titolare o di un professionista abilitato. Ricordiamo che l’iscrizione in camera di commercio richiede dei costi. I predetti, fanno riferimento a spese di istruttoria, diritti e bolli vari che variano da pratica a pratica. L’apertura della ditta per un’impresa commerciale o artigiana quindi non è gratuita e veloce come nel caso del libero professionista freelance (quest’ultimo infatti per essere in regola non deve iscriversi al registro delle imprese).

Per completezza, è opportuno fare presente che a seconda della camera di commercio e in base al tipo di attività che si vuole intraprendere, all’istanza di iscrizione devono essere allegati alcuni documenti previsti dalla normativa che regolamenta alcune professioni “protette” e spesso certificati con il possesso di determinati requisiti professionali.

Alcuni utili consigli su come aprire la partita iva

Il processo di apertura della partita IVA soprattutto per chi è nuovo in questo modo è molto delicato. Ci sembra utile dare alcuni consigli per evitare problemi subito dopo aver avviato la propria attività.

Essere attenti e ben informati può non bastare

Il primo consiglio che ci permettiamo di darvi è quello di essere precisi ed attenti a tutti i passaggi da effettuare durante il periodo d’apertura.

Questo consiglio può sembrare banale ma purtroppo la legge non ammette l’ignoranza e quindi prima di essere sanzionati ed andare incontro a brutte sorprese è meglio essere ben informati ed avere tutto sotto controllo.

Prima di aprire la partita IVA il tuo commercialista online potrà consigliarti ed esporti diversi scenari che impattano economicamente in maniera diversa sulle tue tasche. Noi di Partita iva 24 eroghiamo sempre una consulenza gratuita a tutti i nostri clienti nella fase precedente l’apertura.

La scelta del codice ateco

Nel momento della compilazione del modulo AA9\12 una dei momenti cruciali sarà quello della scelta del codice ATECO, il quale determinerà il campo di attività della nuova partita IVA. Il nostro consiglio in questo caso è di effettuare una ricerca approfondita del codice attività più adatto alla vostra professione e verificare che questo sia in linea con il vostro inquadramento fiscale e contributivo. A nostro parere, la scelta del codice ATECO, rappresenta uno dei motivi per cui è buona cosa rivolgersi ad un esperto. Non è raro che con il fai da te si corra il rischio di ritrovarsi con un codice ATECO non compatibile con l’iscrizione ad un ordine o di sbagliare inquadramento con tutte le conseguenze derivanti.

Uno degli esempi classici, che si è soliti fare, è quello della professione del fotografo.

Quella del fotografo infatti, è una attività che può essere inquadrata sia da libero professionista che come artigiano. La scelta di una via piuttosto che dell’altra porta ad una gestione molto diversa della partita IVA e a costi diversi relativamente ai contributi previdenziali.

In ultima analisi, raccomandiamo di non scegliere un codice ATECO qualsiasi in quanto è  necessario verificare se il codice sia compatibile con l’attività da intraprendere e spesso il fai da te porta a delle sanzioni da parte dell’INPS.

Il regime fiscale

Un’altra scelta importante nel momento dell’apertura è quella del regime fiscale a cui assoggettarsi.

La scelta di un regime piuttosto che un’altra porta ad obblighi e scadenze differenti. Ricordiamo che oggi la scelta è ormai limitata pressoché a 2 modalità: o si sceglie il regime forfettario (in vigore dal 2016) o un regime fiscale tradizionale (la c.d. contabilità a IVA semplificata o ordinaria).

Prima di scegliere il proprio regime fiscale è importante fare le dovute verifiche dei requisiti per l’eventuale possibilità di aderire al regime agevolato oltre a tutte le valutazioni di convenienza del caso. Questa scelta ribadiamo che è fondamentale perché, come ben sappiamo, una bella fetta del frutto del nostro lavoro sarà dovuto all’erario sotto forma di imposte e contributi. Riflettiamo per bene anziché pagare di più in sede di dichiarazione dei redditi.

L’agenzia dell’entrate non fa consulenza

Ritornando alla compilazione del modello AA9/12 necessario per aprire una partita IVA, nel momento della sua consegna all’Agenzia delle Entrate, dimenticatevi eventuali controlli degli impiegati allo sportello. Gli impiegati delle agenzie delle entrate non sono tenuti ad effettuare nessun tipo di consulenza, quindi in questo senso non sarete aiutati durante il vostro percorso di apertura. Se richiederete di aprire una partita IVA loro lo faranno ma seguiranno le vostre indicazioni.

La burocrazia italiana

Chi starà leggendo, e tutti gli italiani in generale, sapranno che dall’oggi al domani in Italia le cose cambiano, sopratutto in materia fiscale.  Stare al passo con tutte le modifiche in termini di leggi e procedure varie per effettuare determinate operazioni è praticamente impossibile e molto difficoltoso pure per i commercialisti. Ancora una volta quindi, essere il più informati possibile è importantissimo ma non basta! Quello che consigliamo a giovani e persone alla prima esperienza è di rivolgersi al vostro esperto di fiducia in quanto essere aggiornati su tutti  i temi burocratici fiscali, contabili e amministrativi è il suo lavoro, non il vostro.

La gestione della partita iva

Quello della gestione della partita IVA è forse il punto più importante. In un modo o nell’altro infatti, aprire la partita IVA non è impossibile e nel caso dei liberi professionisti si può anche fare con un po’ di attenzione. Stare dietro però a tutti gli adempimenti richiesti successivamente all’apertura invece, è veramente difficile per un non addetto ai lavori, anche se si opta per il regime forfettario. Il nostro consiglio quindi è quello di farsi seguire per non incorrere in sanzioni successive per qualche inadempienza.

Nella nostra esperienza possiamo dire che non sempre poi è possibile rimediare agli errori commessi per inesperienza direttamente dai clienti. Negli anni abbiamo aiutato tante persone che avevano fatto tutto in autonomia commettendo errori di varia natura. Purtroppo spesso anche per noi diventa impossibile risolvere ex post determinati problemi.

L’importanza di avere un consulente di fiducia

Per concludere ci sembra doveroso ritagliare un piccolo spazio anche per la figura del vostro consulente di fiducia. Durante la vita del vostro business, egli avrà un ruolo molto importante. Per primo si farà carico di tutti gli adempimenti contabili e fiscali riguardanti la vostra attività (cosa non di poco conto), inoltre vi fornirà, attraverso la sua esperienza utili indicazioni per migliorare il vostro business e permettere la crescita dei vostri affari.

Come società di consulenza, noi di Partita Iva 24, operiamo esclusivamente su internet. Siamo un network di 9 professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, tributaristi, avvocati). Svolgiamo senza alcun problema tutti i compiti di un commercialista classico, con dei vantaggi però non indifferenti per il cliente:

Vuoi saperne di più?
Richiedi una consulenza gratuita e senza impegno
Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 23/12/2017
Prima di andare via ti suggeriamo di leggere anche questi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    2 commenti
  1. Morris ha detto:

    Buongiorno,
    avrei bisogno di un consiglio. Dovrei aprire la p.iva con regime forfettario come freelance (3d artist) e, dopo essermi informato in tutti i blog dedicati all’ argomento, compreso il vostro, ho deciso di parlarne con la mia commercialista. Da quello che mi è stato detto, è vero l’apertura della p.iva non costa nulla, però mi ha chiesto € 150,00 per l’iscrizione al Registro delle imprese. anche se lavorerei come freelance, dicendomi, in poche parole che passa tutto da lì (gestione p.iva, gestione inps ecc..). Ma non era gratis? E poi il freelance non dovrebbe essere esente dall’iscrizione dal Registro Imprese?
    Ringrazio in anticipo e Vi auguro una buona giornata ed un buon lavoro. Grazie.
    Morris.

    • Michele ha detto:

      Salve Morris,

      per inquadrare correttamente la tua attività sarebbe necessaria una consulenza personalizzata.
      Ci sono diverse attività suscettibili di un inquadramento da artigiano piuttosto che come lavoratore autonomo in questo senso è necessaria una valutazione caso per caso.
      Ti consiglio di scriverci ad info@partitaiva24.it e richiedere una prima consulenza gratuita.

      Un saluto,
      Michele