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Apertura partita IVA online per formatore

Tra le moltissime figure professionali sviluppatesi negli ultimi tempi, senza dubbio quella del formatore è una di quelle di maggior successo. Per come la intendiamo noi, il formatore è quella persona che aiuta il proprio assistito/cliente a riscoprirsi e tirare fuori il meglio da sé stesso.

Questa figura può essere chiamata in diversi modi: formatore, mental-coach, personal coach. Comunque la si voglia chiamare però corrisponde sempre a quella persona che aiuta il suo assistito nella crescita personale e professionale usando strumenti alternativi e mettendo a disposizione le proprie competenze multidisciplinari. Se anche voi, come moltissimi altri, avete intenzione di aprire la vostra partita IVA come formatore, questo contenuto fa al caso vostro.

Sommario

Chi è il formatore

Quando aprire partita iva online per formatore

Il regime forfettario per il formatore

Come aprire la partita iva online per formatore

I vantaggi del regime forfettario per il formatore

Nessuna ritenuta d’acconto

Quanto paga di imposte e contributi un formatore

Come emette la fattura un formatore in regime forfettario

Formatore libero professionista in regime forfettario

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Chi è il formatore

Per capire bene chi è e di cosa si occupa un formatore, partiamo dicendo chi non è.

Il formatore non è uno psicologo e non si occupa di patologie. Non è nemmeno un consulente, poiché spesso e volentieri non da delle risposte e soluzioni ma più che altro pone le domande giuste affinché il proprio assistito trovi da sé le risposte.

Il compito del formatore/mental-coach è quello di aiutare la persona guidandola alla scoperta dei propri punti di forza e lavorando sui punti di debolezza al fine di tirar fuori il potenziale che ognuno di noi ha dentro se stesso.

Sicuramente, a primo impatto, ognuno di noi potrebbe vedere questa figura come superflua o quasi inutile. Uno spreco di risorse. Affidarsi ad un formatore professionista però, a detta di molti può cambiare la vita. Inoltre, posso assicurarvi che dopo una chiacchierata con un formatore vi sentirete già meglio e pieni di voi stessi e vi ricrederete sull’utilità di una figura del genere.

Inoltre, oggi, moltissimi sportivi si affidano a dei formatori professionisti che li aiutano a rimanere concentrati sugli obiettivi aiutandoli non tanto da un punto di vista fisico quanto piuttosto dal lato nervoso e mentale. Un discorso analogo può farsi anche per gli imprenditori che si affidano a dei formatori professionisti per aiutarli nella riuscita del proprio business, il quale il più delle volte è un’impresa titanica.

A livello di requisti professionali, per diventare formatori professionisti non ne esistono di particolari. È importante per prima cosa però, mostrarsi professionalmente qualificati agli occhi dei propri assistiti. Per fare ciò, senza dubbio, è necessario sicuramente avere un bagaglio esperenziale importante oltre che essere adeguatamente formati e seguire un programma  personale di aggiornamento continuo.

In ogni caso, dal momento che prenderete la decisione di mettervi in proprio e svolgere l’attività di formatore come lavoratore autonomo sappiate che come per tutte le professioni per essere in regola dovrete aprire la vostra partita IVA.

Quando aprire partita iva online per formatore

L’obbligo di aprire la partita IVA, come più volte abbiamo ribadito, sorge nel momento in cui effettuiamo un’attività in maniera continuativa ed abituale a prescindere dal nostro volume di fatturato.

Il regime forfettario per il formatore

Assodato quando per il formatore è obbligatorio aprire la partita IVA e presa la decisione di aprirla, il primo passo è individuare il regime fiscale adatto.

Il regime più conveniente per chi decide di avviare una nuova attività è senz’altro il regime forfettario. Per poter aderire a tale regime ci sono però dei requisiti da rispettare:

  1. limite dei ricavi e compensi previsti max 85.000 € annui (da ragguagliare se l’apertura avviene in corso d’anno).

Ricordiamo che fino al 2022 il tetto massimo di reddito era di € 65.000 che è stato innalzato a € 85.000 con l’approvazione della legge di bilancio 2018.

Attenzione però! Sono previste delle cause di esclusione dal regime forfettario (anche se si è in possesso dei requisiti elencati sopra) ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico del formatore:

Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrà procedere ad aprire la partita IVA.

Come aprire la partita iva online per formatore

Verificati i requisiti per il regime forfettario, la partita IVA si può aprire recandosi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello AA9\12 e consegnarlo agli impiegati allo sportello. La fase di compilazione è molto delicata in questa fase si dovrà indicare l’eventuale adesione al regime forfettario e si dovrà anche scegliere il codice ATECO che indica l’attività che si andrà a svolgere.

Ricordiamo che il formatore, in generale, è uno di quei professionisti sprovvisti di cassa di previdenza e di conseguenza per il suo trattamento previdenziale obbligatorio capo alla gestione separata INPS.

Sembra tutto facile tuttavia, aprire una partita IVA non è così semplice come appare. Aprirla è solo il primo passo dopo di che questa deve essere anche gestita. Degli errori in sede di apertura come la scelta del regime fiscale o del codice ATECO sbagliato possono costare caro. Consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista, egli si capirà la tua situazione e saprà consigliarti la soluzione migliore.

Inoltre, solo un ente abilitato, come un commercialista o una società di consulenza può aprire una partita IVA online, da privati dovrete recarvi necessariamente di persona ad un ufficio dell’agenzia dell’entrate.

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I vantaggi del regime forfettario per il formatore

Le semplificazioni in materia di IVA

Il regime forfettario è un regime fiscale esente da IVA. Nelle fatture del formatore quindi non sarà presente l’IVA. La mancanza dell’IVA oltre ad una maggiore competitività all’interno del mercato perché permetterà di applicare prezzi più bassi per le proprie prestazioni porterà anche ad un risparmio dal punto di vista del professionista che seguirà il formatore nella gestione della partita IVA. Questo perché l’assenza di IVA semplifica molti adempimenti del commercialista.

Un’unica imposta

Un altro dei vantaggi del regime forfettario è la presenza di un’imposta sostitutiva con un’aliquota molto bassa del 5% o 15% a seconda se si aderisce al regime forfettario start-up o meno. La presenza di un’imposta sostitutiva significa che non si pagheranno né IRPEF, IRAP o altre imposte addizionali. Si dovrà pagare solo un’imposta.

Nessuna ritenuta d’acconto

Il regime forfettario, oltre ad essere esente IVA, è esente anche dalla ritenuta d’acconto. Con questo, regime non si dovrà inserire nessuna ritenuta d’acconto in fattura in quanto il formatore è soggetto ad un’unica imposta sostitutiva sui suoi ricavi che dovrà versare egli stesso. Ne consegue che su qualsiasi fattura verrà incassato il 100% dell’importo.

Quanto paga di imposte e contributi un formatore

Il formatore in regime forfettario pagherà sul reddito imponibile, determinato moltiplicando i ricavi percepiti con il coefficiente di redditività previsto per il suo codice ATECO, un’imposta in misura pari al 15%.

Ricordiamo che nel caso di start-up, invece, è prevista una riduzione dell’aliquota d’imposta che sarà pari al 5% anziché al 15% per i primi cinque anni dall’avvio dell’attività, dopodiché si passerà all’aliquota normale del 15%.

Facciamo un esempio immediato:

Ipotizziamo che il nostro formatore startup, nel suo primo anno di attività, raggiunga il fatturato annuale massimo per restare in regime forfettario: € 23.500.

Fatturato € 23.500

Coefficiente di redditività previsto per questo codice Ateco: 78%

Calcolo delle imposte: (23.500 x 78%) x 0,05 = € 916,5

Riguardo i contributi INPS, questi saranno calcolati sullo stesso imponibile calcolato sopra e l’aliquota di riferimento è pari al 25,72%.

Ricordiamo che per i contribuenti che fanno capo alla gestione separata INPS non c’è una quota fissa annuale da pagare.  Il formatore infatti, verserà contributi solo se avrà conseguito dei ricavi.

Ipotizziamo sempre un calcolo approssimativo con il nostro formatore che ha un fatturato di € 23.500.

Fatturato € 23.500

Coefficiente di redditività previsto per questo codice Ateco: 78%

Calcolo dei contributi previdenziali: (23.500 x 78%) x 25,72% = Euro 4.714,48

Nota importante! Nel caso in cui il professionista decide di aprire la partita IVA ad esempio nel 2020, imposte e INPS relativi al 2020 saranno pagati nell’estate del 2021.

Come emette la fattura un formatore in regime forfettario

Come anticipato in apertura, riportiamo un esempio di fattura per il caso del formatore in regime forfettario.

Dall’esempio seguente potrete notare come vengano citati riferimenti normativi dell’adesione al regime forfettario e il riferimento alla marca da bollo da applicare se la fattura ha un importo superiore a 77,47 €.

Formatore libero professionista in regime forfettario

Mario Giovinazzi
Viale Dalmazia 14
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:

Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente

Via Estimo 87
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:

Documento: FATTURA      Numero: 1       Data: 15/06/2019

……………….. Descrizione prestazione ……………………………

Compenso professionale                                              € 50,00

IVA                                                                                   € 0,00

totale  documento                                                   € 50,00

+ bollo                                                                               € 2,00

netto a pagare                                                           € 52,00

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; operazione senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1, comma 67, Legge 190/2014

Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 25/06/2018
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    2 commenti
  1. Giovanna ha detto:

    Buongiorno, vorrei se possibile un chiarimento in merito al codice ATECO. Svolgo l’attività di Mental Coach (sia con privati 1vs1 che aziendale, in azienda e per l’azienda) , e sto per aprire la partita IVA. Non essendoci una categoria specifica, i codici che fin ora mi sono stati consigliati sono: 85.59.90 con redditività al 78%, e 96.09.09 al 67%.
    Vorrei sapere quale dei due codici è il più adatto. E potrei anche inserirli entrambi eventualmente?
    Grazie anticipatamente